Sarà un itinerario di 5 ore e 30 di cammino(ad una andatura normale ed escluse le soste), con 500 metri di dislivello. Il Monte Soratte in realtà è una collina in mezzo alla pianura, e per me è sempre stato il simbolo della solitudine: quando il livello delle terre era ancora basso ed il Lazio era coperto dal mare, il Soratte era un’isola; quando il mare si ritirò il Soratte divenne una collina persa nella pianura, condannato per sempre a essere chiuso nella sua solitudine. Lungo il percorso incontreremo diversi eremi; dall’epoca degli etruschi fino a tutto il medioevo il luogo ha sempre ispirato eremiti e mistici proprio per sua condizione di isolamento in mezzo ad una grande pianura. Faremo un percorso ad anello partendo dal paese di S.Oreste. Si scenderà prima a visitare i Meri , con questo nome vengono chiamate una serie di cavità carsiche visitabili solo a livello speleologico(dovremo fare molta attenzione a non cascarci dentro). Vicino a i Meri c’è la bellissima chiesa rupestre di Santa Romana. Da questo eremo comincerà la salita vedra e propria, di cui l’ultimo tratto è su un sentiero un po’ sgarrupato. Questa volta non avremo guadi da affrontare. Il percorso è su sentieri e strade sterrate. Non ci sono difficoltà tecniche anche se il panorama è mozzafiato e spazia su tutta la pianura romana. escursione
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Difficoltà:
E
Durata:
5,30 h
Quota max:
Dislivello:
500 m
Lunghezza:
Telefono:
Informazioni
In collaborazione con il Cai di Castelgandolfo. -----
1" appuntamento Sabato ore 7.40 a metro Rebibbia------
2" appuntamento Sabato ore 9 a S.Oreste
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